Da hacklab a cooperative di consulenza tecnica
Carolina
I collettivi tecno-politici si occupano sia degli aspetti tecnici che politici. Esemplare è il collettivo Riseup il cui obiettivo è di fornire "strumenti di comunicazione online a persone e gruppi che lavorano per un cambiamento sociale libertario. Come progetto creiamo alternative democratiche e pratiche di autodeterminazione controllando la comunicazione sicura con mezzi nostri". Oggi quest'ambito è composto da diversi tipi di organizzazioni che vanno da reti libere ed informali di hacktivisti, comunità per il software libero (free software), organizzazioni formali come fondazioni, start-up coinvolte nella cosiddetta ‘tecnologia civica’ ed anche istituzioni pubbliche e consigli comunali.
Alcuni anni fa, con sovranità tecnologica si intendeva lo sviluppo di tecnologie libere 0 della e per la società civile. Consolidare la società incrementando strumenti, materiali/hardware, servizi ed infrastrutture che soddisfacessero le esigenze sociali basate sull'etica del software libero (free software) e dell'autogestione. Oggi, con la forte e rapida crescita dell’open source (codice aperto) le questioni si sono imbrogliate poiché le grandi società che promuovono l’open-source (codice aperto) per il proprio profitto hanno rotto il rapporto fra sviluppo tecnologico e responsabilità sociale.
[Per farsi una idea della differenza tra Free Software ed Open Source, consigliamo di leggere: Open non è Free 2005 Ippolita. NdT]
In questo scritto riesaminerò il ruolo che hanno le cooperative, o quale potrebbero avere, come attori economici e sociali per recuperare questo rapporto. Per fare ciò partirò dalla vasta galassia dei collettivi tecno-politici 1 e poi, mi concentrerò sulla dimensione delle cooperative tecnologiche e di come si sono evolute in Spagna.
Una galassia di iniziative
Da un lato abbiamo fondazioni coinvolte nello sviluppo di soluzioni e servizi open source e software libero (free software) (FSF, Mozilla, Blender, ecc.) e/o per proteggere e difendere i diritti digitali (Electronic Frontier Foundation, La Quadrature du Net, X-net,...) che sostengono progetti nel medio e lungo termine mobilitando e/o procurando le risorse economiche. Le persone possono sostenere le fondazioni attraverso donazioni, con il volontariato o con gli stage. Normalmente queste fondazioni cercano figure professionali, persone esperte e qualificate, hanno strutture giuridiche mentre molti collettivi tecno-politici sono sostenuti da gruppi e comunità informali.
Un altro aspetto peculiare della scena attuale sono le iniziative che provengono da amministrazioni locali,‘consigli comunali del cambiamento’, che hanno adottato una politica di apertura e trasparenza basate sulla partecipazione dei cittadini. Molti consigli comunali "ribelli" in Spagna stanno sostenendo lo sviluppo di strumenti con software libero (free software) finalizzati alla partecipazione politica dei cittadini, 2 in questa direzione stanno lavorando freelance, piccole aziende e le cooperative, per la creazione di sistemi sostenibili, robusti ed affidabili promuovendo così una democrazia aperta.
Le cooperative tecnologiche si trovano in qualche modo all'intersezione di entrambe le opzioni precedenti in quanto hanno un obiettivo economico finalizzato alla sostenibilità ed anche un approccio politico e sociale alla tecnologia. Inoltre, come la maggior parte dei loro clienti provengono dal Terzo settore (con orientamento no-profit , come le ONG, associazioni, collettivi). Le cooperative possono offrire consulenza e sviluppare prodotti secondo specifiche esigenze e desideri. Gli esempi includono 3 Candela (un app di gestione degli attivisti di Amnesty), Gong (gestionale per le ONG), Oigame (piattaforma per petizioni online), Nolotiro (piattaforma per scambiare oggetti), Mecambio (raccolta di alternative per l’energia, finanziamento e connettività).
Creare una coop…
Da qui in avanti, mi concentrerò sulla storia peculiare di come abbiamo fondato una cooperativa di software libero, Dabne, in Spagna – ma contemporaneamente altri stavano facendo lo stesso.4 Negli anni 90, quando Internet iniziò ad essere accessibile, diversi progetti 5 riflettevano sulle possibilità che Internet aveva aperto per ripensare le identità, l'auto-organizzazione on-line, infrangere limitazioni e creare un’intelligenza collettiva; gli hacklab, gli squat ed altri spazi, sono stati luoghi dove sperimentare, imparare od acquisire conoscenze che non erano ancora facilmente disponibili; perché non tutti avevano ancora un accesso ad Internet e né un computer. Fino ad allora gli hacker erano a malapena visibili; gli hacklab divennero punto d'incontro dove hacker "isolati" entrarono in contatto con i movimenti sociali. Ne è nato un ibrido appassionato che ha spinto una comunità verso il software libero/free e che ha avuto un forte impatto sull'approccio della società alla tecnologia libera.
La Spagna ha una lunga tradizione di cooperative agricole ed industriali, ad un certo punto, alcune di noi iniziarono a pensare che il nostro hobby avrebbe potuto trasformarsi attraverso il cooperativismo in un modo di vivere. Poiché ogni cooperativa ha i propri accordi per quanto riguarda il lavoro e l’attività, voglio condividere i termini con cui abbiamo fondato la nostra:
- Volevamo guadagnarci da vivere ma non a tutti i costi.
- Volevamo un processo decisionale condiviso.
- Volevamo la trasparenza.
- Volevamo definire i nostri obiettivi e cambiarli quando necessario.
- Volevamo che ogni persona fosse trattata in modo equo ed imparziale.
- Volevamo continuare ad imparare, divertirci e promuovere il software libero.
- Non volevamo essere schiave del nostro lavoro, ma lavorare con gli altri in modo collaborativo e
cooperativo.
Con quest’idea, abbiamo analizzato il funzionamento del "mondo imprenditoriale" e ci siamo chieste se potevamo diventare donne d'affari facendo qualcosa che fino ad allora avevamo fatto gratuitamente. Ci dava le vertigini l’idea che stavamo aprendo imprese ed entrando nel "mercato", quell’entità governata da regole capitalistiche a cui eravamo profondamente contrarie. Non c’erano precedenti riferimenti in materia di cooperative di tecnologia libera né soldi da investire. Avevamo una forte determinazione e la volontà di non lavorare per le grandi aziende capitalistiche che ti appiattiscono, ti spengono e ti rendono schiava delle loro regole. La comunità del software libero c’era, quindi non eravamo sole, avevamo i nostri computer, le nostre competenze, convinte che le tecnologie libere rafforzano la società, che il software libero porta sovranità, che l'era digitale dovrebbe rendere la conoscenza accessibile, dare opportunità alle persone ed alternative democratiche alle società. Sceglievamo un modo di vivere non solo un lavoro.
Dabne è stata fondata nel 2005 e ci è voluto un anno per capire cosa volesse dire creare un'azienda, gestire un'impresa e scegliere una forma giuridica che favorisse i nostri valori di collaborazione, trasparenza e responsabilità sociale. Abbiamo partecipato a workshop, colloqui, corsi di formazione, scritto piani gestionali, abbiamo presenziato ad appuntamenti alla camera di commercio. Sembrava non aver fine, ma a poco a poco le cose cominciarono a prendere forma.
Siamo diventate una cooperativa in un ambiente specifico di cooperative che è di gran lunga più amichevole e disponibile del mondo delle Start up, ad esempio. Mantra come "successo", "fama", "competitività", "grandi profitti", non appartengono al loro vocabolario. Ci hanno dato un approccio sociale, una comprensione sul come indirizzare la nostra influenza/impatto e come rafforzare il lato tecnico delle organizzazioni sociali.
I nostri amici xsto.info, un anno prima, avevano fondato una cooperativa di software libero a Madrid, erano un piccolo gruppo di amministratori di sistema, sviluppatori web, esperti wireless anche loro impegnati nella comunità del software libero. La loro esperienza ci ha aiutate, abbiamo potuto condividere i nostri dubbi, le difficoltà e vedere come altri avevano attraversato situazioni simili. Infine siamo riuscite a creare l'azienda, ed una cosa buona del software è che per iniziare, fondamentalmente non si ha bisogno di nulla solamente la conoscenza, un computer portatile e l’accesso ad Internet; il che significa che i costi sono minimi (€250 a testa) - ma la sfida iniziale è procurarsi i primi clienti. Abbiamo iniziato la nostra strada tramite amici e contatti, poi lentamente e con il passa parola i primi clienti ed abbiamo iniziato.
Il nostro profilo tecnico ci ha fatto cercare collaborazioni come con Noez.org focalizzata sul design e l'innovazione incentrata sulle persone. Con loro abbiamo potuto scambiare diverse idee sulla tecnologia e rendere il nostro lavoro più comprensibile. Poi Dabne divenne in modo imprevisto una cooperativa di software libero di donne. Ad oggi non sappiamo di altre cooperative di sviluppo software di donne in Spagna. Quello che ha portato Dabne alla consulenza informatica IT è stata: la nostra capacità di ascolto attivo e la volontà di rendere il nostro lavoro comprensibile alle persone non-tech insieme all’adattabilità ai ritmi dei progetti ed essere oneste e in grado di dire no quando non avevamo le competenze.
Costruire comunità e reti
Le cooperative spesso sono fragili. Ma lavorando insieme, costruendo e prendendo parte alle comunità esistenti, creando ed alimentando reti, possono rafforzare la loro resilienza e sostenibilità nel tempo.
Attraverso una programma di cooperazione (UMCTA) siamo entrate in contatto con le cooperative ambientali, di agro-ecologia, sociali e di consulenza sociale disposte a condividere la loro più lunga esperienza e conoscenza. Diventare una cooperativa significava aderire alla comunità economica sociale e solidale 6. Al tempo è nata una cooperativa di finanza etica Coop57-Madrid, il cui obiettivo era di finanziare progetti di economia sociale e solidale grazie agli investimenti della società civile. Red de economía alternativa y solidaria (Reas) e il mercato sociale sono reti per la produzione e la distribuzione di beni e servizi basati sui principi dell'economia sociale e solidale. Tra cui quelli che si occupano di trasformazione sociale, sostenibilità ambientale, commons, uguaglianza di genere, trasparenza, partecipazione, auto-organizzazione, democrazia interna.
Una cosa rilevante è che la maggior parte delle reti di economia sociale e solidale, condividono uno scarso interesse per le questioni tecno-politiche rendendo difficile introdurre le preoccupazioni delle cooperative di software libero nel loro ordine del giorno. Per questo motivo, nel 2007 le cooperative tecniche hanno deciso di promuovere l'iniziativa "Software libre y ONGs", che consisteva nell'invitare le ONG a partecipare a discussioni mattutine, colazioni, sui vantaggi ed i valori del software e delle tecnologie libere. Su scala diversa, nel 2008, è nato ASOLIF Asociación de empresas de software libre federada ed altre piattaforme che sono state create con l'obiettivo di promuovere il software libero e la creazione di nuovi modelli di business per una ricchezza responsabile.
Dall'altro lato, le comunità sono state costruite intorno ad una tecnologia specifica, un linguaggio di programmazione, un sistema di gestione dei contenuti, una distribuzione del sistema operativo o hardware, al fine di promuovere la conoscenza, condividere le buone pratiche, i miglioramenti e dare il benvenuto ai neofiti. Una piccola cooperativa utilizza diverse tecnologie, quindi l'opzione migliore sarebbe quella di frequentare le diverse comunità tecniche e partecipare ai loro incontri (conferenze, meet-up, ecc.). Ma poter essere in grado di prender parte agli eventi delle comunità IT richiede persone, tempo e denaro, cosa difficile da gestire da una cooperativa piccola con risorse limitate… Eppure, il tempo ha dimostrato che nuove persone stanno fondando cooperative e collettivi 8 che si occupano di tecnologia libera; la ruota continua a girare.
DOM Cooperative: Forze Debolezze Opportunità Minacce o SWOT Strength Weakness Opportunities Threats
Ricapitolerò le dimensioni introdotte precedentemente usando un'analisi della Forza Debolezza Opportunità Minacce FDOM dove:
Punti di forza si riferisce alle caratteristiche ed ai fattori interni della cooperativa o del progetto che portano un vantaggio:
- Un gruppo piccolo può cambiare ed adattarsi rapidamente
- L’ambiente di lavoro è flessibile (casa, ufficio, ufficio del cliente)
- Capacità di prendere decisioni e definire gli obiettivi dell’impresa
- Nessun capitale iniziale necessario
- Definire la propria tempistica
- Buona immagine aziendale
- Creatività
- Curiosità
- Divertirsi
Debolezze si riferisce alle caratteristiche della cooperativa o del progetto che le svantaggia rispetto ad altri:
- Tensione da lavoro
- Partecipazione 24/7
- Nessuna esperienza di gestione d’impresa
- Nessun profilo specializzato
- Difficoltà di crescita
- Timida comunicazione
- Nessun ammortizzatore finanziario
- Nessuna consulenza legale
Opportunità si riferisce a fattori dell'ambiente esterni alla cooperativa od al progetto da cui si potrebbe trarre vantaggio:
- Capacità di sviluppare idee e progetti
- Abilità di scegliere partner & progetti
- Far parte di diverse reti e comunità
- Capacità di rispondere a bisogni e desideri concreti ed inconsueti/atipici
Le minacce sono elementi dell'ambiente esterno che potrebbero causare problemi alla cooperativa od al progetto:
- Esaurimento ed estinzione
- Incertezza del futuro
- Nessun aggiornamento su problemi tecnici
- Riduzione del prezzo
Ora rimangono alcune domande aperte
Le cooperative possono rendere possibile la costruzione di nuove zone autonome rispondendo alle molte sfide:
- Economica: come modellare un'economia dei commons, sociale e solidale?
- di Auto-organizzazione: come essere sostenibili in una prospettiva di lungo termine, mettendo in discussione le verità indiscutibili come: consenso, orizzontalità, partecipazione, gruppo di riferimento?
- di Libertà tecnologica: come battersi per il software libero, i diritti digitali, la diffusione della conoscenza ed il copyleft?
Con il passare degli anni, le cooperative tecnologiche sono ancora un settore piccolo caratterizzato da forti relazioni personali che sono fondamentali per costruire la fiducia ed affrontare nuove sfide ma, che possono rivelarsi una limitazione quando ci fosse bisogno di crescere. Inoltre, la situazione economica precaria ed incerta rende difficile l'integrazione di nuove persone. Tuttavia, c'è sempre un momento in cui il progetto cresce e con esso anche il gruppo, ...o no? Allora chi dovrebbe far parte della cooperativa? Dovrebbero avere competenze tecniche specifiche? Dovrebbero avere un profilo versatile? Le competenze tecniche sono sempre necessarie? Ci si può permettere ed è etico avere l’apprendistato?
E che dire dei processi decisionali? Cooperativismo si riferisce alla condividere del processo decisionale, ma l'esperienza dimostra che non tutti vogliono prenderne parte - dovrebbero essere esclusi dalla cooperativa? La capacità di prendere decisioni è fondamentale per far parte di una cooperativa? Tutte le decisioni dovrebbero essere prese in comune? Queste sfide danno una visione chiara di quello che ci aspetta. La creazione di queste zone autonome apre possibilità ai diversi modi di intendere lavoro, commons, sostenibilità ed economia.
0. Promemoria, le tecnologie libere, in breve, sono le tecnologie e i servizi basati sulla libertà data dal software Free/Libero e la sua filosofia. Libertà 0: la libertà di eseguire il programma per qualsiasi scopo. Libertà 1: la libertà di studiare il programma, modificarlo e farne ciò che si desidera. Libertà 2: la libertà di ridistribuire e fare copie in modo da poter aiutare il prossimo. Libertà 3: la libertà di migliorare il programma e di distribuirne pubblicamente i miglioramenti (e versioni modificate in genere), in modo che l'intera comunità ne benefici. ↩
1. Rise Up: https://riseup.net/ (USA) • Autistici: https://autistici.org/ (ITA) • Free: https://www.free.de/ (GER) • So36: https://so36.net/ (GER) • Systemli: https://www.systemli.org/ (GER) • BOUM: https://www.boum.org/ (FR) • Nodo50: http://nodo50.org/ (ESP) • Pangea: https://pangea.org/ (ESP) • Immerda: https://www.immerda.ch/ (CH) • Mayfirst/People Link: https://mayfirst.org/ (USA) ↩
2. Consul: https://github.com/AyuntamientoMadrid/consul • Decidim: https://github.com/AjuntamentdeBarcelona/decidim ↩
3. Candela: https://github.com/amnesty/candela • Gong: https://gong.org.es/projects/gor • Oigame: https://github.com/alabs/oigame • Nolotiro: https://github.com/alabs/nolotiro.org • Mecambio: https://www.mecambio.net/ ↩
4. Dabne: https://dabne.net/ • Xsto.info: https://xsto.info/ • aLabs: https://alabs.org/ • Semilla del software libre: https://semillasl.net/ • Enreda: https://enreda.coop/ • Gnoxys: https://gnoxys.net/ • Cooperativa Jamgo: https://jamgo.coop/ ↩
5. Alcuni progetti: Sindominio: https://sindominio.net/ (ES) • Autistici: https://autistici.org/ (IT) • Samizdat: https://samizdat.net/ (FR) • Espora: https://espora.org/ (MX) • Thing: https://thing.net/ (USA) ↩
6. Redes Cooperativa: https://redescooperativa.com/intervencion-social/ • REAS: https://www.economiasolidaria.org/red_redes • Coop 57: https://coop57.coop/ • Economia Solidaria: https://www.economiasolidaria.org • Madrid Mercado Social: https:// madrid.mercadosocial.net/ • Tangente coop: https://tangente.coop/ ↩
7. Asolif: https://www.asolif.es/ • Esle: https://esle.eus/ • Olatukoop: https://olatukoop.net ↩
8. Altre cooperative, gruppi o iniziative che lavorano con tecnologie Free/Libere: • Deconstruyendo: https://deconstruyendo.net/ • Interzonas: https://interzonas.info • Talaios: https://talaios.net/ • Shareweb: https://shareweb.es • Reciclanet: https://www.reciclanet.org • Buenaventura; https://www.buenaventura.cc/ • Itaca: https://www.itacaswl.com • Saregune: https://www.saregune.net • Cooptecniques: https://cooptecniques.net/ • Latin America: Kefir: https://kefir.red/ • Vedetas: https://vedetas.org • Tierra comun: https:// tierracomun.org/ • Técnicas rudas: https://www.tecnicasrudas.org/ __ ↩