Whistleblowing - Un’arma a doppio taglio.
Claudio Agosti
Il whistleblowing è una pratica antica che è stata definita con molti nomi e non ha un’ etica. Può essere il legame tra la fonte e il giornalista o tra la spia e l'esercito. In entrambi i casi, un'informazione riservata va nelle mani di una persona considerata affidabile che trasforma queste informazioni in un'azione. Wikileaks e Snowden hanno ristabilito la piena autorità dell’allerta civica [whistleblowing NdT], mostrando come l’infrastruttura digitale sia in grado di semplificare il processo e proteggere l'integrità delle comunicazioni tra le fonti e i destinatari. L'anonimato e le tecnologie di archiviazione crittata sono stati dei propulsori di questa piattaforma rivoluzionaria. Dico piattaforma perché il Whistleblowing non ha un valore etico di per sé, ciò che identifica la sua natura è la causa politica che la motiva. Quindi, se siete una persona singola che va contro un’ organizzazione potente come il Dipartimento di Stato americano, agenzie di intelligence, il sistema finanziario o il Vaticano, potreste venir ricordati per il vostro comportamento, spesso giudicato eroico, come è stato per Chelsea Manning1, Bill Binney2, Herve Falciani3, Paolo Gabriele e Claudio Sciarpelletti 4. Anche se, diventare famosi in questo modo significa inevitabilmente: essere catturati, processati o che siete in fuga. Fortunatamente questi risvolti non riguardano tutti i Whistleblower. Le vostre informazioni possono mettere la collettività in grado di comprendere le dinamiche di potere costituito, ma anche le stesse istituzioni potrebbero approfittarne. Se l'obiettivo finale del whistleblowing è rendere la società più trasparente nell'interesse della società stessa, potrebbe sembrare affascinante se si volesse una rivoluzione, ma può questo approccio soluzionista è anche molto irresponsabile. Nessuno vuole davvero una società della delazione in cui tutti possono essere una spia o un informatore anonimo. Una tale società rafforzerebbe solo le istituzioni consolidate già al potere. I regimi in cui una persona può essere ricompensata economicamente per le informazioni su altri cittadini esemplifica tale abuso. In aggiunta, qualsiasi struttura con un certo tipo di potere, anche la vostra piccola ONG o gruppo politico, beneficia di accordi e contratti che sono tenuti privati perché richiedono un certo livello di riservatezza. Nessuna resistenza sarebbe possibile senza dei segreti ben protetti. Trasparenza dello stato (o per "chi ha abbastanza potere da plasmare la nostra realtà") e la riservatezza per il resto di noi? Questo potrebbe funzionare come piacevole semplificazione, ma poi dovremmo rispettare questa separazione in tutte le nostre azioni politiche e mai, e poi mai, esporre alcuna informazione privata di altri cittadini. Ho lavorato alla creazione del software della piattaforma del progetto GlobaLeaks.org. Il nostro sogno, era quello di creare una "Wikileaks portatile" che poteva essere sguinzagliata in ogni città, in ogni giornale e in ogni istituzione pubblica. Dopo tutto, i reati economici e finanziari dei colletti bianchi e altri comportamenti non possono essere rilevati, né capiti, senza un insider. La mia esperienza viene dall’aver impegnato la piattaforma per gruppi diversi con esigenze diverse. Partendo dalla storia immaginaria qui di seguito, vedremo come il whistleblowing digitale può migliorare le vostre azioni politiche e che cosa dovreste prendere in considerazione quando pianificate la vostra iniziativa allo scopo di raccogliere segnalazioni.
C'era una volta…
C'era un fiume che veniva pesantemente inquinato. Alcune strutture operano nelle vicinanze ed è chiaro che smaltiscono rifiuti chimici. Ci sono regole, controlli periodici, politiche - ma alla fine, flora e fauna vengono continuamente avvelenate. Qualcuno all’interno deve saperlo, ma voi non conoscete nessuno che lavora nella struttura. Il vostro gruppo crea una campagna e sollecita le fonti, ma iniziano le critiche perché il vostro blog su Wordpress che riceve le segnalazioni non è molto sicuro. Di conseguenza, impostate una piattaforma appropriata (SecureDrop o GlobaLeaks 5) in grado di garantire l'anonimato per la fonte e la crittografia per le informazioni scambiate. Anche un sequestro del server non può compromettere la sicurezza delle fonti e nemmeno le indagini attive. Questo è l’allestimento progettato per la privacy. Tuttavia, nonostante la scelta della piattaforma, si sa che la vostra iniziativa sta turbando un certo potere costituito e si temono rappresaglie. Sviluppate un piano smussato basato sulla suddivisione di responsabilità tra un gruppo più ampio composto da avvocati ambientalisti, giornalisti locali e qualche analista straniero che riceve le segnalazioni. In questo modo, se una collaboratrice si perde, l'iniziativa continuerà a funzionare. Tuttavia, nonostante tutta questa gestione della sicurezza, dopo due mesi avete ricevuto zero segnalazioni. Purtroppo, siamo chiusi nella nostra bolla, nelle nostre cerchie. Cerchiamo di comunicare con il nostro supposto pubblico, ma nonostante i nostri sforzi, alla fine, si parla solo con persone simili a noi. Quindi, nessuno che lavora presso la struttura era a vostra portata di mano. Dovete stanare queste fonti, informarle personalmente o in maniera massiccia. Agli inizi, nessuno capisce perché la vostra causa sia importante. Allora riorganizzate la comunicazione, chiarendo ad esempio l’importanza che un contributo avrebbe sulla salute ambientale, che spieghi a una potenziale fonte il perché la sua azione sia fondamentale e, dopo alcune settimane, la prima timida fonte potrebbe arrivare. Questo è solo l'inizio. Quando il primo articolo sarà pubblicato tenete a mente che quest’articolo sarà letto dai dipendenti di quella struttura perché parla della loro azienda. Allora spiegate anche lì, ancora una volta perché il loro ruolo conta, come possono inviare informazioni anonimamente, che non sono i primi a farlo e che si può fare in maniera sicura. Gradualmente, passo dopo passo, guadagnando fiducia da persone con diversi valori e conoscenze, otterrete il flusso di informazioni che potrebbero essere trasformate in indignazione politica, legittimazione, azioni. Dopo un po', la società prenderà provvedimenti e la struttura dovrà assumersi la responsabilità del proprio impatto ambientale. Questo esempio è applicabile a contesti diversi in cui avvengono abusi. Ma vediamo se tutti i risultati dalle segnalazioni sono positivi e correttivi o se possono essere anche dannosi?
Passaggi pratici
Supponiamo che abbiate la fortuna di ricevere un documento anonimo con il piano dettagliato di un lobbista per influenzare la nuove regole sulla salvaguardia ambientale. Il primo desiderio potrebbe essere quello di pubblicarlo immediatamente. Lasciate che i cittadini si facciano la propria opinione e verificate che le informazioni contenute nel documento corrispondano alle loro informazioni. Alcuni lettori potrebbero confermare, negare o integrare nuove informazioni tra quelle della fonte originale. Ma questo non è giornalismo e non è informazione, è solo un'azione ingenua di trasparenza radicale non mediata. Dieci anni fa, Wikileaks lavorava in quel modo. Era un wiki, una piattaforma in cui le fonti potevano caricare i documenti ed avere altri lettori ad effettuare le relative analisi, indagini e pubblicazione. Nel 2007, era un modo comune di fare le cose, fino all’estremo osservato da Buzzfeed 6 che nel 2017 usando questo metodo ha pubblicato un rapporto non convalidato su Russi e Donald Trump. Tali metodi di informazione sono pernicioso e allettanti solo per chi già domina l'ecosistema delle informazioni. La velocità dell’hype non permette alle persone di valutare le informazioni nel loro contesto, né capire quanto siano plausibili e quali siano le parti coinvolte. Un leak potrebbe diventare solo un titolo, il sottotitolo, e forse una piccola percentuale del contenuto sarà utilizzata. È impossibile dare un’informazione contestualizzata e, quando fonti non convalidate diventano virali, l'unico effetto osservato è quello di dividere il pubblico in due gruppi polarizzati guidati dalle impostazioni dei giornalisti piuttosto che dalle informazioni. La fiducia che la piattaforma chiede al whistleblower è la componente fondamentale per una iniziativa di successo. Perché il timore più sentito da chi si fa coraggio ed effettua una segnalazione è che non porti dei cambiamenti. Potrebbe essere ignorata, messa a tacere, considerata non notiziabile. Un documento anonimo potrebbe essere pubblicato, ma ci si dovrebbe aspettare che qualcuno lo avvalori una persona con qualche tipo di autorevolezza, come un giornalista conosciuto, un attivista riconosciuta affermi: "conosco la fonte, garantisco per la fonte, sto proteggendo la fonte". Le segnalazioni sono informazioni che potreste utilizzare come strumenti utili per la trasparenza. Possono anche essere indizi di indagine utili nel pubblico interesse. I risultati possono alimentare processi scientifici o politici. Il cambiamento non è qualcosa che può essere implementato dalla tecnologia. Oltre le proprietà definite tecnicamente è necessario mettere in campo i propri valori politici ed etici.
Campagna potenziata dal whistleblowing
Il miglior metodo di validazione che abbiamo visto finora è la ricerca indipendente. Ovvero, un documento ricevuto non viene pubblicato, ma solo usato come spunto di indagine. Quello che potrebbe uscire alla fine della ricerca sarebbe un prodotto indipendente che non mette a rischio la fonte e non richiede fiducia da parte dei lettori. Se l'indagine non ha portato da nessuna parte, allora la segnalazione deve essere considerata non confermata. Potrebbe inoltre essere necessario interagire con la fonte per ottenere indizi/tracce. Fortunatamente, alcune piattaforme possono mantenere le fonti nel circuito per fornire aggiornamenti o rispondere alle domande sollevate durante l'inchiesta. Da un lato, potete chiedere più dettagli. Dall'altro, dovrete comunque valutare le prove, perché non si può fare affidamento solo su una fonte. Pubblicare segnalazioni senza capire quali sono i fini e le motivazioni delle fonti può significare venir strumentalizzati da loro. Tenete a mente che la segnalazione può essere usata per organizzare campagne diffamatorie. Avere persone affidabili e diverse tra loro tra i destinatari aiuta l'iniziativa. Garantisce che la revisione, la gestione delle fonti e la sensibilizzazione non saranno effettuate da un gruppo omogeneo, ma saranno condivise attraverso collaborazioni con avvocati locali, giornalisti, responsabili politici, ricercatori. A quel punto il gruppo ha tutti gli strumenti per trasformare segnalazioni in storie. Storie appassionate e comprensibili per coinvolgere lettori e creare una mobilitazione di massa. Pensate al procedimento seguito per le segnalazioni di Edward Snowden, da tre anni c'è una costante revisione giornalistica e una graduale pubblicazione. Un fattore chiave per il successo di una campagna è quello di rimanere concentrati su un argomento, un tema, una sfida. Non chiedete vagamente delle prove sulla corruzione in generale. Indicate le vostre specificità nella vostra pagina principale e concentratevi sul vostro pubblico. Quando ricevete un contenuto e lo trasformate in una storia evidenziatelo come convalidato fate capire ai possibili whistleblower che sono parte di un processo. E ogni volta che si ha la possibilità di scrivere per i media, ricordate ai lettori che è disponibile una cassetta sicura per le segnalazioni, questo perché gli articoli sono generalmente letti da persone coinvolte nel problema stesso. È utile valutare il più possibile ciò che sta accadendo. Tenete traccia dell'evento e guardate tra social media e commenti, quale percezione c'è dell’iniziativa. Voi non siete gli obiettivi della campagna, ascoltate le persone che volete trasformare in whistleblower. Condividendo queste misure, aiuterete altre iniziative come la vostra. Non abbiate paura del vostro nemico e continuare a pubblicare dati aperti su come funziona la vostra organizzazione. Affrontate il problema scientificamente nonostante abbiate una passione per l’iniziativa, sperimentate e misurate, concentratevi sui risultati, sulla diversità di persone raggiunte, sulle conquiste e sulle statistiche.
Percorsi pericolosi dove essere persone caute
Un'iniziativa ha un margine temporale di esistenza, va definito ciò a cui si mira. Qual è la sua prossima fase e come sta performando. Avere iniziative che non vengono mantenute, aggiornate o che sembrano abbandonate, potrebbe confondere le potenziali fonti. Se la vostra attività si ferma, rendetelo molto chiaro, perché nulla risulta più preoccupante di una iniziativa di whistleblowing che aspetta segnalazioni, ma apparentemente non produce nulla. Mettere una fonte a rischio è il rischio più grande e questo può capitare se un’evidenza contiene troppi dettagli che rendono facile individuare chi avrebbe potuto averne accesso. I file devono essere ‘sterilizzati’ pulendo i metadati, censurando informazioni personali di eventuali soggetti estranei ai fatti ed è anche necessario chiedere alla fonte quante altre persone hanno accesso alle stesse informazioni. A seconda di questa quantità (due, venti o duecento) di persone a conoscenza dello stesso segreto, possono essere presi accorgimenti diversi. È facile, quando fate parte di un conflitto e state affrontando un avversario, supporre che tutte le persone che vi collaborano sono avversari anche vostri. Questo non è vero. Non focalizzatevi su informazioni personali di lavoratori con qualifiche generiche ad esempio, perché si potrebbero esporre innocenti a delle responsabilità che non hanno. Provate ad immaginare se azioni simili fossero state utilizzate da un potere consolidato per trattare una minoranza o un gruppo emarginato. Se siete alla ricerca di giustizia sociale, la diffusione del whistleblowing come un metodo per affrontare lotte politiche potrebbe solo ritorcersi contro il vostro proposito. Attaccare un individuo è un comportamento fascista, e deve essere stigmatizzato nonostante la ragione politica che sostiene l'iniziativa. Ciò che deve essere esposta è la corruzione di un sistema, non la miseria della vita. Chi divulga ha anche il compito di proteggere le persone comuni dall’esposizione pubblica. Altrimenti, il whistleblowing diventa una scusa, una legittimazione, per diffondere "Kompromat" 7, un insieme di informazioni che potrebbero imbarazzare qualcuno o essere utilizzate per ricattare le persone. Ogni fazione in gioco può farne uso, quindi è meglio condividere forti valori etici al fine di giudicare la qualità delle iniziative. In teoria, un'iniziativa di whistleblowing è destinata a potenziare un gruppo debole per far luce su un’organizzazione oppressiva e segreta. Per concludere, il whistleblowing può affrontare e fare buon uso di molti dipendenti scontenti e del rimorso etico che vivono alcuni ex-lavoratori. Essere in grado di potenziare queste voci e trasformare le loro storie in cambiamenti è una possibilità che dobbiamo esplorare, forse ora più che mai.
Casi di successo osservati con GlobaLeaks
Interessanti esperimenti sono stati creati da comunità di tutto il mondo. Dal 2012, il team GlobaLeaks tiene traccia di un elenco 8, ma tra i più importanti ci sono le segnalazioni raccolte da WildLeaks, una piattaforma contro la caccia di frodo degli animali 9; il progetto italiano di Reporting investigativo (IRPI) che tra corruzione e altri affari ha raccolto prove di ufficiali pubblici che violentavano i loro ospiti su Couch-surfing 10. La spagnola X-NET 11 è stata in grado di dimostrare la complicità tra banchieri bancarottieri e lo Stato e ne ha ricavato uno spettacolo teatrale. PubLeaks, con la partecipazione dei più grandi media olandesi, ha pubblicato un libro con tutte le rivelazioni ricevute in 4 anni, e MexicoLeaks 12, era apparentemente così spaventoso che i giornalisti sono stati licenziati ancora prima che le segnalazioni cominciassero a fluire. E ora sta a voi. Qual è la scatola di Pandora che volete aprire?
1. La whistleblower più audace del secolo, Chelsea Manning probabilmente? https://en.wikipedia.org/wiki/Chelsea_Manning ↩
2. https://en.wikipedia.org/wiki/William_Binney_(U.S._intelligence_official) ↩
3. https://www.theguardian.com/news/2015/nov/27/hsbc-whistleblower-jailed-five-years-herve-falciani ↩
4. Nel 2012 Paolo Gabriele e Claudio Sciarpelletti, dipendenti del Papa, hanno consegnato ai giornalisti documenti interni e riservati riguardo la gestione Vaticana, questo ha portato il Papa Benedetto XVI a dimettersi (un evento che non accadeva da 600 anni). ↩
5. GlobaLeaks https://globaleaks.org e SecureDrop https://securedrop.org ↩
6. https://www.washingtonpost.com/blogs/erik-wemple/wp/2017/01/10/buzzfeeds-ridiculous-rationale-for-publishing-the-trump-russia-dossier ↩
7. https://en.wikipedia.org/wiki/Kompromat ↩
8. https://www.globaleaks.org/implementations ↩
9. https://wildleaks.org/leaks-and-reports/ ↩
10. https://www.theguardian.com/world/2015/may/29/couchsurfing-rapist-dino-maglio-italian-police-officer-rape-padua ↩
11. https://www.thenation.com/article/simona-levi/ ↩
12. https://www.occrp.org/en/daily/3776-mexicoleaks-journalists-fired-after-joining-whistleblowing-alliance ↩